Zaki libero ma non assolto. Modello ‘liberticida’ dell’Egitto spopola in Africa

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Patrick Zaki sarà scarcerato ma non assolto.

Una sorta di indulto la cui notizia è giunta oggi, al termine della terza udienza per lo studente egiziano dell’Università di Bologna, in carcere in Egitto da 22 mesi.

Ma, nonostante il successo del caso Zaki (per il quale si è mobilitata l’opinione pubblica democratica di tutto il mondo), in Egitto il regime militare di Al Sisi «purtroppo ha avuto successo e questo modello viene esportato anche altrove: pensiamo al recente colpo di Stato militare in Sudan».

A dirlo a Popoli e Missione è Giuseppe Acconcia, docente e autore tra l’altro del saggio edito da Exormà edizioni, “Egitto democrazia militare”.

«L’unico Paese che resta critico nei confronti del golpe di al Sisi è la Turchia di Erdogan, il che è tutto dire», aggiunge.

La liberazione di Zaki è stata anche  il frutto di una mobilitazione generale, soprattutto in Italia.

«In Italia c’è stata una mobilitazione straordinaria per Zaki, a Bologna e soprattutto presso l’università nella quale studiava. C’è stato un attaccamento dei compagni di studi di Patrick alla sua figura e un bisogno di giustizia per lui.

C’è stata la richiesta di conferirgli la cittadinanza italiana.

Ma Al Sisi non ha oppositori a livello internazionale?

«Evidentemente siamo di fronte ad una figura che viene ritenuta centrale per la stabilizzazione del Medio Oriente e questo a detrimento delle migliaia di giovani che nel 2011 in Egitto hanno creduto nel movimento di piazza Taharir.

Ci sono icone della Rivoluzione arrestate per motivi banali e non vengono rilasciate. Solo la Turchia di Erdogan sembra più critica nei confronti del Cairo, ma sappiamo chi è Erdogan…»

C’è qualche luce in questo tunnel egiziano?

«Un piccolo lato positivo c’è: è stata chiusa alcune settimane fa la stagione dello stato di emergenza in Egitto; non sappiamo se avrà effetti concreti sulla popolazione e sugli egiziani. Era stato reintrodotto dopo le rivolte del 2011 e ora la sua conclusione potrebbe portare a maggior distensione».