«Ho scelto la missione perchè nella chiamata a vita della consacrazione è implicita la missione.
Nel corso di questa esperienza Dio chiede e noi scegliamo da che parte stare: con le persone tossicodipendenti in Italia, o con i ragazzi di strada in Repubblica Centrafricana… Per me il passaggio da una missione all’altra non è stato poi così difficile o così diverso».
Suor Elvira Tutolo, missionaria storica di Santa Giovanna Antida Thouret in Centrafrica, racconta la sua scelta di missione per la vita.
«Sono grata a Dio per le continue ‘sorprese’ della Provvidenza. Grata per tutte le difficoltà, anche, perchè diventano delle opportunità…E sono grata moltissimo per le relazioni e per ogni singola persona incontrata!»
La missionaria dice di avere «una passione per la vita, per l’immensità del mare, per la natura e un desiderio profondo di bene».
Parlando dell’Africa e di cosa vorrebbe che fosse diverso dice: «c’è ancora troppa ingiustizia nei confronti dei Paesi Africani, ancora troppo assistenzialismo ma invece io penso che sia urgente un metodo nuovo, di vero aiuto allo sviluppo.
Tutti vengono qui da noi per prendere qualcosa, a depredare l’Africa: che sia la Francia (coloniale da 60 anni), o la Russia, e i mercenari della Wagner, oppure la Cina.
Noi missionari dobbiamo insistere con le autorità locali affinchè si assumano o le proprie responsabilità».
La suora lavora da moltissimi anni nel Paese soggetto agli abusi di milizie armate locali e dei mercenari stranieri.
Ha realizzato progetti di recupero sociale e inserimento lavorativo per i ragazzi senza famiglia e si batte contro le ingiustizie e le violenze.