Gaza/ Papa Francesco: “Proteggete i civili, soccorrete i feriti, liberate gli ostaggi”

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«Il pensiero ogni giorno va alla gravissima situazione in Israele e in Palestina.

Sono vicino a tutti coloro che soffrono, palestinesi e israeliani. Li abbraccio in questo momento buio.

E prego tanto per loro. Le armi si fermino, non porteranno mai la pace, e il conflitto non si allarghi! Basta! Basta, fratelli, basta!».

E’ il grido di papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa.

A Gaza, «si soccorrano subito i feriti – esorta il Pontefice  – si proteggano i civili, si facciano arrivare molti più aiuti umanitari a quella popolazione stremata.

Si liberino gli ostaggi, tra i quali ci sono tanti anziani e bambini.

Ogni essere umano, che sia cristiano, ebreo, musulmano, di qualsiasi popolo e religione, ogni essere umano è sacro, è prezioso agli occhi di Dio e ha diritto a vivere in pace.

Non perdiamo la speranza: preghiamo e lavoriamo senza stancarci perché il senso di umanità prevalga sulla durezza dei cuori».

Nello stesso discorso pronunciato subito l’Angelus di domencia 12 novembre, il Papa ha anche parlato del Sudan:

«Da diversi mesi il Sudan è in preda a una guerra civile che non accenna a spegnersi e che sta provocando numerose vittime, milioni di sfollati interni e rifugiati nei Paesi limitrofi e una gravissima situazione umanitaria», ha detto.

«Sono vicino alle sofferenze di quelle care popolazioni del Sudan, e rivolgo un accorato appello ai Responsabili locali, affinché favoriscano l’accesso degli aiuti umanitari e, con il contributo della Comunità internazionale, lavorino alla ricerca di soluzioni pacifiche.

Non dimentichiamoci di questi nostri fratelli che sono nella prova!».

Il pensiero del pontefice è sempre rivolto anzitutto ai bambini che soffrono, in qualsiasi luogo si trovino. Naturalmente questo è vero sia nei casi di conflitto, come a Gaza, che nei casi singoli di malattia o dramma di fine vita come nel caso della piccola Indi Gregory, morta oggi.

Qualche giorno fa il direttore della sala stampa vaticana aveva riferito :

«Papa Francesco si stringe alla famiglia della piccola Indi Gregory, al papà e alla mamma, prega per loro e per lei».

In quella stessa occasione aveva aggiunto Matteo Bruni, il papa

«rivolge il suo pensiero a tutti i bambini che in queste stesse ore in tutto il mondo vivono nel dolore o rischiano la vita a causa della malattia e della guerra».