Cortei in strada e parate di protesta, sono in corso in diverse città del Sudan, in occasione della giornata internazionale della Donna.
Si tratta di una serie di manifestazioni di protesta contro i militari che proseguono da giorni, alle quali si aggiungono cortei in sostegno delle donne, tra le principali vittime del sistema di repressione poliziesco.
«Diversi cortei stanno convergendo da tutte le direzioni al palazzo presidenziale. Il dispiegamento di forze di sicurezza, formate da polizia, militari e rapid support forces è enorme», ci dice una fonte della Chiesa a Khartoum.
«Vengono lanciati tanti lacrimogeni. Per come si sta mettendo, prevediamo che anche oggi ci sarà sangue nelle strade», spiega.
Anche ieri sono stati organizzati diversi cortei di protesta di giovani che non accettano in nessun modo la presenza dei golpisti al potere.
Il malcontento e l’organizzazione di manifestazioni prosegue a fasi alterne da quando l’esercito ha deposto il primo ministro e realizzato un Colpo di Stato: la gente ancora oggi è pronta a morire per la libertà negata il 25 ottobre del 2021.
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«La manifestazione di ieri all’ultimo minuto è stata spostata ad oggi, giornata delle donne», conferma la nostra fonte nella capitale, aggiungendo che «i giovani spingono indietro la sicurezza prendendola a sassate», ma la polizia avanza con i lacrimogeni e manganelli.
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