«Le vittime finora accertate sono 400 ma nelle ultime ore, secondo alcune stime della società civile locale, si parla di almeno 4300 dispersi.
C’è pochissima speranza di riuscire a recuperarli. Intere famiglie sono morte, quasi tutti i sopravvissuti hanno perso qualche familiare».
L’Agenzia stampa Sir con un pezzo di Patrizia Caiffa racconta gli effetti devastanti dei nubifragi di questi gironi in Congo:
«E’ questa la situazione nei villaggi di Bushushu e Nyamukubi (zona di Kalehe), nella travagliata regione del Sud Kivu, nella Repubblica democratica del Congo.
Nel tardo pomeriggio di giovedì 4 maggio ha iniziato a piovere come accade in questa stagione.
Ma le piogge torrenziali erano più forti del solito e hanno causato lo straripamento dei tre fiumi della zona, oltre a frane e smottamenti.
Il territorio dove è accaduto il disastro è sulle rive del lago Kivu, dove si erano rifugiati nel 2004 civili in fuga dai massacri delle milizie paramilitari Interahamwe».
Sono state costruite abitazioni precarie in zone a rischio, sul fianco di una collina.
Il villaggio di Bushushu è a 70 km a nord di Bukavu, sulla Route nationale n.2 che collega Bukavu a Goma. Ieri, 8 maggio, in tutto il Paese è stata proclamata una giornata di lutto nazionale.
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