Popoli e Missione marzo: con i missionari martiri per il cammino quaresimale

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Fare memoria dei missionari martiri come impegno della Quaresima. Alla Giornata di preghiera per i Missionari Martiri, che si celebra il 24 marzo in ricordo dell’uccisione di monsignor Oscar Romero, il nuovo numero di Popoli e Missione dedica un dossier ricco di approfondimenti. “Vite intrecciate” è lo slogan scelto per quest’anno da Missio Giovani per celebrare i testimoni che hanno dato la vita con riflessioni, preghiere e iniziative di solidarietà. «Se scrutiamo le vite dei missionari martiri spesso non troviamo imprese eroiche ma scopriamo gesti grondanti di speranza vissuti nella quotidianità ordinaria con parole che consolano il cuore e una vicinanza che sostiene» scrive Giovanni Rocca, Segretario nazionale Missio Giovani nella sua riflessione rivolta a non perdere di vista le preziose testimonianze di uomini e donne che, dice ancora «hanno percepito la presenza di Dio nella loro vita e per questo hanno abbracciato la stessa sorte dei perseguitati, degli impoveriti e degli ultimi». Sono 20 i testimoni del Vangelo uccisi nel mondo durante il 2020, nomi che vanno ad aggiungersi al martirologio già troppo lungo degli ultimi anni. Le loro storie sono occasione per riflettere anche sulle realtà geopolitiche dei luoghi di evangelizzazione: la Fondazione Missio propone sette video realizzati da “Luci nel Mondo” per ricordare tra gli altri Don Roberto Malgesini, suor Maria Assunta Porcu, padre Pierluigi Maccalli, sopravvissuto al rapimento in Niger nel 2017 e rilasciato in Mali l’8 ottobre 2020. Frutto di questa Giornata sarà la realizzazione di un laboratorio di informatica per i giovani di Dodola in Etiopia, grazie alla solidarietà di chi parteciperà al progetto seguito dai missionari fidei donum della diocesi di Padova.

Nella prima parte del numero dedicata all’approfondimento di temi di attualità, esperti, missionari e responsabili di Ong esprimono preoccupazione per la mancanza di vaccini anti Covid per mettere i Paesi poveri al sicuro di nuove ondate pandemiche anche a causa di varianti del virus. Il sovranismo vaccinale e le lotte all’accaparramento di milioni di dosi è una miope operazione che solo a breve distanza premia gli Stati che hanno a disposizione maggiori risorse economiche. E mentre l’America latina è in ginocchio per la diffusione del virus, la Cina aumenta il suo volume di affari attraverso strade, ferrovie e porti che allargano la rete della Via della seta nel continente: da Panama alla Bolivia, molte materie prime passano direttamente all’Impero del Dragone, mentre nuovi cantieri continuano a crescere in molti Stati.

A dieci anni dall’inizio delle Primavere arabe, un servizio fa il punto sulla situazione della Tunisia, da dove era partito il movimento di liberazione popolare, un Paese oggi oppresso dal deficit e con la gente che torna in piazza a chiedere pane e democrazia. Da segnalare anche la lunga intervista concessa in esclusiva da padre Giorgio Marengo, prefetto apostolico di Ulaanbaatar, dalla Mongolia per i lettori di Popoli e Missione. Qui, nelle gelate steppe asiatiche i missionari sono arrivati da poco meno di 30 anni e da allora il piccolo gregge di cristiani resta una minoranza in un Paese avviato ad un veloce mutamento, attualmente frenato da mesi di lockdown.

Ignorata dal mondo, la drammatica realtà delle donne nelle carceri del Sud del mondo, dall’Etiopia alle Filippine, viene approfondita indagando sulle condizioni di vita di non meno di 700mila donne detenute in condizioni di disagio ed emarginazione. Un servizio che apre uno spiraglio su un mondo nascosto dove la condizione femminile viene umiliata nel silenzio dei governi locali e nell’indifferenza del mondo.