Il divario tra ricchi e poveri e la forbice della diseguaglianza nel mondo si allargano: la pandemia ha favorito i miliardari e impoverito chi era già sotto la soglia della povertà.
In particolare, a soffrire gli effetti più deleteri del Covid è l’Africa Subsahariana, che vede più che raddoppiato il suo tasso di povertà.
Lo dice il dossier di Oxfam appena pubblicato (‘La pandemia della disuguaglianza‘), clicca qui per leggerlo.
«Le più recenti stime della Banca Mondiale sulla dinamica della povertà estrema su scala globale – dice Oxfam – proiettano il numero di nuovi poveri da COVID a 97 milioni nel 2021, nonostante una dinamica di recupero rispetto al primo anno pandemico».
Si tratta di un aumento della povertà estrema senza precedenti storici.
All’origine di tutto vi è il ‘virus della disuguaglianza’ creato da un sistema economico squilibrato, dice Oxfam, che ben prima e oltre la pandemia, rafforza il divario tra persone e Paesi.
«In tutto il mondo le politiche economiche e la cultura politica e sociale stanno perpetuando la ricchezza e il potere di pochi privilegiati a detrimento della maggioranza dell’umanità», si legge.
Il dossier dedica un’attenzione specifica al continente africano, «nella regione dell’Africa subsahariana le proiezioni pre-COVID prospettavano un aumento del tasso di povertà dell’1% nel 2021. Un tasso più che raddoppiato (+2,5%) per effetti avversi della crisi», dice.
«Non solo il nostro sistema economico si è trovato impreparato a tutelare i diritti delle persone più vulnerabili ed emarginate quando la pandemia ha colpito; ma ha attivamente favorito coloro che sono già estremamente ricchi e potenti e che hanno sfruttato questa crisi per il proprio profitto».
Inoltre si parla chiaramente di “razzismo scientifico” «utilizzato per minare la condivisione della scienza e delle tecnologie per i vaccini COVID-19 con i produttori nei Paesi a basso e medio reddito, sulla base del fatto che ciò creerebbe problemi di sicurezza,40 nonostante l’abbondanza di produttori qualificati in questi Paesi.
Complessivamente, il periodo pandemico di rifermento (marzo 2020-novembre 2021) ha registrato «un saldo netto positivo nel numero dei miliardari, passati da 2.095 a marzo 2020 a 2.660 nel mese di novembre 2021 – si legge nel dossier – con un incremento di 565 unità dall’inizio della pandemia: è apparso in questo periodo un nuovo miliardario ogni 26 ore».