“Nuovo patto sociale per salvare vite umane in mare”

La proposta del Centro Astalli dopo l'appello di monsignor Lorefice sui migranti.

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Il Centro Astalli fa suo l’appello di monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, nel chiedere a istituzioni nazionali e sovranazionali, di non perdere altro tempo e salvare chi rischia la vita in mare.

In assenza di alternative legali per entrare in Europa, è «dovere umanitario non derogabile».

I dati del ministero dell’Interno ci dicono che nel 2021 sono arrivati via mare in Italia 30mila migranti. Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli ribadisce che «la situazione del Mediterraneo va affrontata con tempestiva risolutezza e mettendo al centro diritti umani e dignità dei naufraghi».

«Si tratta di un numero che fa gridare all’emergenza e all’invasione solo chi fa della paura e della demagogia gli unici strumenti da usare nel dibattito politico e mediatico.

Monsignor Ripamonti aggiunge che «è necessario un nuovo patto sociale in cui autorità nazionali, enti locali e cittadini insieme decidano di porre fine all’ecatombe di uomini, donne e bambini in cerca di salvezza e accolgano in maniera diffusa in tutti i territori i migranti. In questo modo l’impatto che si avrebbe sulle comunità locali sarebbe minimo e non rappresenterebbe un onore o un’emergenza per nessuno».