Brogli e irregolarità nella conta dei voti.

Mozambico: disordini dopo il voto, cariche della polizia sui manifestanti

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Cresce la tensione in Mozambico dopo le irregolarità nello spoglio dei voti e i presunti brogli elettorali del 9 ottobre scorso, per il rinnovo del Presidente.

In piazza a Nampula stamani sono scesi i sostenitori di Venâncio Mondlane, di Podemos, candidato dell’opposizione autoproclamatosi vincitore.

La polizia ha represso le proteste sparando sui manifestanti sia gas lacrimogeni «per disperdere la folla», che proiettili (non solo di gomma) che hanno ferito alcuni oppositori, secondo quanto riporta il sito mozambicano MZ news.

«Una persona è stata pesantemente colpita – si legge sul Mz news – E ci sono diversi feriti. Le immagini in nostro possesso mostrano un manifestante insanguinato che viene soccorso».

Venancio Mondlane era stato sanzionato dal Procuratore Generale della Repubblica ieri, con l’accusa di aver violato la Costituzione: in un comunicato stampa la Procura definisce “gravi” le informazioni divulgate dal candidato circa i risultati e la sua autoproclamazione a Presidente. Pertanto Mondlane in questi giorni sta mobilitando i suoi elettori.

Domenica scorsa erano chiamati alle urne 17,1 milioni di mozambicani per il rinnovo della prima carica dello Stato finora ricoperta da Felipe Nyusi, esponente della Frelimo, il partito al potere dall’indipendenza dal Portogallo, nel 1974.

Daniel Chapo è il candidato della Frelimo sostenuto da Nyusi in opposizione diretta a Mondlane.

Fin dalle prime ore dell’election day, domenica scorsa, si erano segnalati brogli, irregolarità (qui) e modalità opache: la conta dei voti è successivamente risultata difficile e incerta, ed è stato impossibile procedere con sistematicità ad un risultato chiaro, dicono le opposizioni e denuncia la società civile.

«Il livello dei brogli nella conta dei voti in provincia di Nampula rende impossibile produrre un confronto credibile sui risultati», ha detto Edson Cortez, direttore della Ong mozambicana Centre for Public Integrity.

«Il suo cognome – scrive Nigrizia a proposito di Mondlane – è una garanzia di fedeltà alla causa, data anche la lontana parentela col primo fondatore del partito da sempre al potere in Mozambico (Frelimo), Eduardo Mondlane.

Venâncio, invece, ha scelto da subito un’altra via, quella dell’”alternativa”».

Clicca qui per il video delle manifestazioni in piazza.