Monsignor Domenico Pompili, vescovo di Verona, è stato in visita pastorale nel Nord del Mozambico con l’obiettivo di prendere contatto con le comunità cattoliche locali distribuite in 75 parrocchie in un territorio molto vasto.
In un’intervista all’agenzia stampa Sir Pompili il vescovo ha spiegato di aver trovato i giovani motivati ed effervescenti, «così com’è giovane ed effervescente questo Paese».
Dopo la dominazione coloniale portoghese, il Mozambico aveva iniziato un suo percorso di crescita interrotto da una lunga e sanguinosa guerra civile.
E da alcuni anni, esattamente dal 2017, la pace è minata dal conflitto di Cabo Delgado, dove gruppi armati seminano distruzione e morte.
Ma la guerra interna per le risorse, non significa “guerra di religione”.
Il vescovo Pompili ha detto al Sir di aver «toccato con mano il clima di collaborazione e convivenza che esiste tra la comunità islamica, qui maggioritaria, e quella cattolica».
Proprio a questa zona, esattamente a Chipene, fu assassinata l’anno scorso la religiosa comboniana vicentina suor Maria De Coppi: il vescovo si è recato sulla sua tomba.
Monsignor Pompili ha potuto visitare le miniere d’oro a cielo aperto dove donne e bambini cercano il minerale prezioso e ha percepito la generale povertà che il popolo del Mozambico subisce
Il vescovo si è confrontato con l’enorme cuore di «persone che non hanno niente, ma te lo offrono comunque: a un offertorio si sono presentate centinaia di persone, ognuna delle quali portava in dono qualcosa, fosse anche un bottone o un frutto».