Missionari don Orione da Kiev e Leopoli: “bombardano gli aeroporti, noi restiamo”

Testimonianze dall'Ucraina, "molte persone scappano, incolonnamenti in auto"

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«Nella notte è stato bombardato l’aeroporto militare della città, situato nei pressi della casa orionina. Molte persone stanno lasciando la capitale formando lunghi incolonnamenti di auto. Non è semplice reperire carburante, è in vigore la legge marziale, si raccomanda di mantenere la calma e se suona l’allarme raggiungere i rifugi».

Da Kiev ci giunge tramite i missionari dell‘Opera Don Orione, questa testimonianza di don Moreno Cattelan.

 «Anche a Leopoli (L’viv) sono suonate più volte le sirene, – fa sapere Don Fabio Cerasa – c’è un traffico pazzesco, perché tutti stanno scappando.

Noi siamo qui in casa. I distributori di carburante sono presi d’assalto, così come i bancomat. L’aeroporto è stato già chiuso».

Don Egidio Montanari, sempre da L’viv, riferisce che «’attacco è su tutta la nazione, da questa mattina continuano a suonare le sirene antiaeree, non abbiamo ancora sentito esplosioni ma credo che ci sia un pericolo di bombardamento dell’aeroporto della città perché stanno facendo questo in varie città dell’Ucraina.

Noi restiamo qui, non possiamo abbandonare il campo, la casa e soprattutto i nostri ragazzi disabili perché hanno solo noi. Vediamo come evolverà la situazione».

Nel frattempo si è deciso che don Moreno Cattelan lasci Kiev per raggiungere i confratelli a L’viv così da stare tutti insieme.

Ma avendo solo metà serbatoio, si incontreranno a metà strada per poi rientrare a L’viv.