In una lettera aperta indirizzata al Presidente americano Joe Biden e alla sua vice Kamala Harris, un gruppo di 99 medici statunitensi, dopo 254 settimane trascorse da volontari a Gaza, denunciano la carneficina.
Contando un totale di 118mila morti, ossia il 5% della popolazione palestinese della Striscia.
La lettera è stata pubblicata sul sito di Gaza Healthcare letters (qui).
Vi si legge: «desideriamo essere assolutamente chiari: nessuno di noi ha mai visto alcun tipo di attività legata a militanti palestinesi in nessun ospedale di Gaza o in alcuna struttura sanitaria».
La lettera è molto lunga e ricca di testimonianze atroci.
«Gaza è stato il primo posto al mondo e la prima volta in cui io mi sono ritrovato con il cervello di un bambino tra le mani», scrive a margine, tra le testimonianze il dottor Mark Perlmutter, ortopedico e chirurgo.
«Abbiamo lavorato con varie organizzazioni non governative e con l’OMS negli ospedali e nelle cliniche in tutta la Striscia – precisano – Siamo un gruppo multietnico e di fedi religiose differenti, nessuno di noi sostiene in alcun modo gli orrori commessi il 7 ottobre dai gruppi armati palestinesi e da singoli individui in Israele».
La denuncia è molto forte e anche circostanziata: «con urgenza chiediamo – scrivono ancora a Biden – che lei si renda conto che Israele ha sistematicamente e deliberatamente devastato l’intero sistema sanitario di Gaza e che Israele ha preso di mira nostri colleghi nella Striscia, per torturarli, farli scomparire e uccidere».
I medici concludono dicendo:
«Noi non siamo politici.
Noi non pretendiamo di avere tutte le risposte. Siamo semplicemente dei professionisti che non possono restare in silenzio su ciò che hanno visto a Gaza.
Ogni giorno in cui si continua a fornire armi e munizioni ad Israele è un giorno in cui le donne sono colpite dalle nostre bombe e i bambini muoiono colpiti dai nostri proiettili».
End this madness now !
Mettete fine ora a questa follia!