Martin Luther King, per continuare a sognare

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Il 4 aprile del 1968 veniva ucciso a Memphis, negli Stati Uniti, il reverendo Martin Luther King. Sono passati cinquant’anni da quel pomeriggio sulla terrazza del Lorraine Motel, quando King fu colpito dai proiettili di un fucile Remington 760. L’assassino, il suprematista bianco James Earl Ray, venne arrestato due mesi dopo all’aeroporto Heahtrow di Londra mentre cercava di sfuggire all’Fbi. Considerato uno dei personaggi storici più influenti di sempre, King si batté per l’emancipazione degli afroamericani negli Stati Uniti d’America e fu uno dei più grandi protagonisti della lotta per i diritti civili. Nell’agosto del 1963 tenne il celebre discorso “I have a dream”, pronunciato al Lincoln Memorial in occasione della marcia per la Libertà e il Lavoro che riunì a Washington oltre 250mila persone. L’anno successivo King fu insignito del premio Nobel per la pace, mentre nel 1965 ottenne la sua più prestigiosa vittoria nella lotta per i diritti civili: il Congresso americano approvò il “Voting Rights Act”, che pose fine alla segregazione razziale negli Stati Uniti e diede libertà politica agli afroamericani. Il mondo missionario lo ricorda come un grande “testimone del cristianesimo nel XX secolo”.

Per riflettere:

“Oggi ho fatto un sogno. Ho sognato che i miei quattro bambini, un giorno, vivranno in una nazione in cui non saranno giudicati dal colore della pelle, ma per le loro doti personali. Ho fatto un sogno, oggi. Ho sognato che, un giorno, ogni valle sarà innalzata, ogni monte sarà abbassato, i luoghi scabri diverranno pianure, le vie tortuose saranno raddrizzate e la gloria del Signore sarà rivelata e ogni carne la vedrà. Questa è la nostra speranza. Questa è la fede con cui ritornerò al Sud. Con questa fede saremo in grado di estrarre dalla montagna della disperazione una pietra di speranza. Con questa fede potremo trasformare le note discordanti del nostro paese in una bella sinfonia di fratellanza. Con questa fede potremo lavorare insieme, pregare insieme, lottare insieme, essere incarcerati insieme, combattere per la libertà insieme, nella certezza che un giorno saremo liberi”. (M. L. King, Discorso dell’agosto 1963 )