Cari amici lettori, come redazione di Popoli e Missione, vi rivolgiamo il nostro augurio pasquale che non vorremmo esprimere con le solite formule consumate del vocabolario nostrano, quello di circostanza.
Facendo tesoro del magistero di papa Francesco, “Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada. Nulla possa più della sua vita che ci spinge in avanti!” (Evangelii Gaudium 3).
Per dirla con le parole di don Tonino Bello, siamo sempre più convinti che “La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore, è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non la fine. Non il precipitare nel nulla…”
Il Signore è infatti Risorto proprio per dirci che, di fronte a chi decide di “amare”, come fanno i nostri missionari/e in giro per il mondo, “non c’è morte che tenga, non c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che non rotoli via…”
Dunque, auguri sinceri. La luce e la speranza animino il nostro impegno ad gentes!
La redazione