«In questi giorni di lutto per la morte di Benedetto, quello che emerge è che ovunque siamo sulla terra, anche in contesti lontani, noi missionari sentiamo un legame spirituale enorme con la Chiesa, che ci rende uno, soprattutto attraverso la presenza dei Papi».
A parlare è Maddalena Boschetti, fidei donum in missione ad Haiti, che ricorda quanto la sua intera vita missionaria sia stata scandita ed accompagnata da figure diverse ma tutte enormi e importanti di pontefici.
«Sono arrivata ad Haiti nel 2002 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, ho proseguito poi con la presenza di papa Benedetto XVI alla guida della Chiesa, e fino ad ora con papa Francesco.
In missione abbiamo sempre vissuto anni accompagnati e guidati da questi tre grandi papi».
Anche in un contesto così difficile e lontano come Haiti, è una comunione che passa attraverso la figura di amati pontefici».
Quello che sento forte è l’enorme segno di unità che rappresenta il Papa per ognuno di noi».
Per la missionaria che affronta ogni giorno le precarietà di una vita senza apparente speranza nell’isola caraibica, «questi grandi papi, compreso Benedetto XVI, hanno avuto e continuano ad avere un impatto fenomenale su di me: ricordo alcuni momenti di questa storia, legati alla Pasqua che noi proclamiamo ogni giorno; la morte che è così legata alla vita nel Signore…».
Maddalena prosegue:
«mentre ascolto la notizia del decesso di Ratzinger, ricordo quella della morte di Giovanni Paolo II: ero ad uno dopocena essenziale, alla luce di una lampada a cherosene, con una condizione spirituale di grande condivisione».