GMM/ suor Bottani: “il martirio di mia zia e il dono della vita”

Parla la comboniana nipote di suor Maria De Coppi uccisa in Mozambico

Facebooktwitterlinkedinmail

«Celebrare il mese missionario quest’anno ha un significato particolare che mi coinvolge in prima persona, soprattutto attraverso quello che è stato il dono della vita di zia Maria De Coppi, sorella della mia mamma».

Sono parole di suor Gabriella Bottani, missionaria e nipote della comboniana uccisa il 6 settembre scorso a Chipene, nel nord del Mozambico. 

L’intervista è stata registrata durante il festival della missione a Milano.

Per Gabriella, anche lei comboniana e ideatrice della rete contro la tratta, Talita Kum, ricordare la zia e la «passione che aveva per il popolo mozambicano» è un dovere di testimonianza.

L’amore di suor Maria per l’Africa è cresciuto «grazie alla preghiera e all’incontro con Cristo – dice – che era anche l’incontro con quel popolo».

«Era un amore che si confondeva e abbracciava e che l’ha sostenuta in questi anni di missione.

Quando lei rientrava in Italia ci portava il sapore dell’Africa e del suo popolo e lo faceva con dolcezza e delicatezza. Con una positività che ci sconvolgeva».

Infine dice suor Gabriella: «questa è zia e il dono che lei ha portato: le è stato chiesto di sigillare il dono attraverso il martirio».