Ghana: vescovi contro i cercatori d’oro cinesi

Facebooktwitterlinkedinmail

«Ricordiamo ai cittadini del Ghana che le nostre risorse naturali ci appartengono. Appartengono a chi è arrivato prima di noi, a noi e a chi verrà dopo. Dobbiamo boicottarne lo sfruttamento».

L’appello viene dai vescovi del Ghana che in una lettera aperta si sono espressi contro l’abusivismo nelle miniere d’oro, soprattutto da parte dei cinesi.

Nel solo 2016, riferisce il giornale online Crux Now, il Ghana che è il secondo maggior produttore d’oro al mondo, ha perso oltre due miliardi di dollari a causa dello sfruttamento illegale delle miniere.

Tanto che ora la Chiesa cattolica compatta ha fatto appello al governo affinchè ponga fine a questa pratica.

I vescovi definiscono i cercatori d’oro abusivi (chiamati Galamsey’) una «minaccia» per il Paese.

La domanda principale d’oro “non certificato”, poi rivenduto all’estero, viene dalla Cina.

Che ricicla quantità enormi del metallo prezioso trafugato da manovalanza sempre cinese.

Si stima che circa un milione di persone siano coinvolte nel mercato nero delle miniere e che dietro questa pratica illegale vi siano anche sfruttamento, violenza e ogni forma di abuso.

«Pechino – scrive Crux Now – è accusata di non voler fermare i suoi concittadini che violano le leggi del Ghana, soprattutto ora che i prezzi dell’oro sono saliti alle stelle».

Nel 2016 un terzo dei 2,7 milioni di once d’oro prodotte venivano dalle piccole miniere illegali.

In realtà quello delle miniere d’oro abusive è un problema molto grande e globale che comprende anche l’inquinamento del suolo e la distruzione di ettari di terreno coltivato.

Il fenomeno è parte integrante del cosiddetto land grabbing, poiché sottrae terra fertile e coltivata ai contadini. Mettendo a rischio tra l’altro la salute di chi è costretto a cercare l’oro per pochi spiccioli.


Il Ghana necessita almeno di 100 milioni di dollari per recuperare le terre distrutte dalle attività dei minatori abusivi nelle campagne: è la stima di Isaac Karikari, avvocato del Multi-sectorial Mining Integrated Project (MMIP).


Se n’è parlato in un recente Forum sul tema, tenuto in Ghana, come riferisce il giornale on-line Ghana web.

La conferenza è stata organizzata dalla Coalizione dei media contro i Galamsey per mettere in guardia la popolazione dai danni economici ed umani causati da un incontrollato sfruttamento del suolo e sottosuolo.