Civili terrorizzati, feriti, ammazzati: l’ultimo violento exploit militare in Terra Santa, iniziato con il lancio di 5mila missili di Hamas su Israele, non si ferma.
E da ultimo lo spettro del ‘fosforo bianco’ torna con prepotenza a farsi sentire su Gaza, dove da ieri i bombardamenti aerei israeliani non danno tregua ad un popolo tramortito dalla paura.
Fosforo bianco significa armi chimiche devastanti, peraltro messe al bando dai Trattati internazionali (una Convenzione del 1993) che Israele ha firmato ma non ratificato.
La notizia dell’uso di munizioni al fosforo bianco – non confermata ufficialmente – è circolata ieri sui media arabi, dopo che martedì sera un Tweet del ministro degli esteri palestinese aveva denunciato attacchi “proibiti” sul distretto di al-Karama, quartiere residenziale a nord di Gaza.
«La contraerea israeliana e l’artiglieria usano il fosforo bianco proibito a livello internazionale – ha scritto il ministro – distruggendo il quartiere di al-Karama nella zona nord-occidentale di Gaza City, con una serie continua di attacchi aerei».
La notizia viene riportata nel dettaglio da Middle east Eye che (clicca qui) nelle foto a corredo del pezzo mostra scie di fumo bianco scendere dal cielo azzurro.
Lo scrivono anche la turca Anadolou Ajensi, che cita fonti mediche e l’attivista palestinese Maha Hussaini sul suo profilo social:
«Perdiamo il collegamento ad Internet e le batterie si scaricano, Israele sta cercando di silenziare i palestinesi di Gaza imponendo un blackout completo. Non smettete di parlare di Gaza».
Se così fosse, se fossero già state usate armi chimiche, il timore per la popolazione di Gaza sotto assedio e in trappola, aumenterebbe notevolmente, considerato che già nel 2006, durante l’operazione militare ‘Piombo Fuso’, è stato usato il fosforo bianco.
Ma l’escalation militare non si ferma: dopo il lancio massiccio di missili di Hamas sulle città di frontiera israeliane (con un numero di morti e feriti mai visti), la rappresaglia è durissima.
Sono finora oltre mille i civili israeliani uccisi durante l’attacco a sorpresa dei terroristi di Hamas, e tra loro c’è anche una famiglia con sei bambini. (clicca qui)
Nel frattempo il ministero della Difesa israeliano svela i nomi e le età di altri 31 soldati israeliani rimasti uccisi dai razzi lanciati dal Libano : sono tutti ragazzi di età compresa tra i i 18 e i 20 anni.
Un solo soldato ucciso aveva 41 anni (il più anziano) di nome Aviad Gad Cohened, e due ne avevano 38.