Est Congo, Presidenza Cei: “basta violenze, non possiamo tacere lo scempio!”

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«In stretto contatto con le Chiese locali e i missionari presenti sul territorio, riceviamo quotidianamente notizie e immagini di uccisioni, mutilazioni, distruzioni e sfollamento di grandi masse di popolazione, che si svolgono nel silenzio quasi totale dei media».

Sono le dure parole della Presidenza della Conferenza episcopale Italiana su quanto accade nell’est della Repubblica democratica del Congo.

La Cei ha divulgato oggi un comunicato dal titolo “basta violenze!”, denunciando «una strage che miete vittime soprattutto tra i civili, senza risparmiare bambini, anche neonati, donne e persone inermi».

«Non possiamo tacere di fronte a questo scempio – scrivono i vescovi – all’annientamento dell’umanità.

Esprimiamo vicinanza alla popolazione locale e a quanti nel Paese sono impegnati per far fronte a una crisi umanitaria senza precedenti».

In queste ore la guerra dell’m23 nel Nord Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, prosegue e le milizie armate si stanno spostando verso il sud.

Gli ospedali di Goma sono stracolmi, i feriti aumentano e la crisi umanitaria si fa più consistente, laddove manca tutto già in tempi di pace.

«Facciamo nostre le parole di Papa Francesco – ribadiscono i vescovi – che mercoledì 29 gennaio, al termine dell’Udienza generale, ha esortato “tutte le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e delle altre zone interessate dalle operazioni militari” e ha invitato “le Autorità locali e la Comunità internazionale al massimo impegno per risolvere con mezzi pacifici la situazione di conflitto”».

«Lanciamo il nostro accorato appello – dice ancora la presidenza della Cei – affinché si fermi il massacro a Goma e nelle altre aree della Repubblica Democratica del Congo in preda alla violenza».

Dal 1991 la Conferenza Episcopale Italiana sostiene interventi nella Repubblica Democratica del Congo per 136 milioni di euro.

Attraverso il Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli e grazie ai fondi dell’8xmille sono stati finanziati oltre 1.200 interventi.

«Come Chiesa in Italia, da anni, siamo presenti nel Paese con operatori e missionari e non smettiamo di stare accanto alla popolazione e alla Chiesa locale, che continua a essere bersaglio di violenze e attacchi».

Per quest’ultima crisi la Cei stanzia un fondo di un milione di euro destinato all’emergenza.