Si illuminano di luce virtuale gli schermi del Festival di Cinema Africano di Verona (FCA) che quest’anno, malgrado il Covid, torna per spegnere 39 candeline e mezza. Un compleanno geniale per un evento promosso dal Centro Missionario Diocesano, dalla Fondazione Nigrizia, dalla Pia Fondazione di Don Nicola Mazzi e da Progetto Mondo Mlal, che si svolge dal 6 al 15 novembre per riproporre alcuni tra i più dinamici protagonisti della cultura cinematografica africana. «Eravamo a un passo dai 40 anni, e lo siamo ancora -spiegano gli organizzatori-, perché abbiamo deciso che quest’anno così difficile per tutti, noi compresi, come tutto il mondo dello spettacolo e della cultura, sostiamo a metà cammino».
Proprio per questo è importante marcare la presenza, concedersi una parentesi «per prendere fiato, come tante altre realtà, ma senza rinunciare a esserci. In modalità differenti, per essere vicini al nostro pubblico» spiegano ancora gli organizzatori. Il ritorno del Festival veronese si celebra nel segno dello streaming, con collegamenti ed eventi on line che vedono coinvolti vari ospiti tra registi, scrittori, fumettisti, artisti e amici del FCA.
Stasera, venerdì 6 novembre alle ore 21, nella sala virtuale del FCA si tiene la serata di apertura della Top ten Africa Short, con la proiezione del cortometraggio sudafricano Nayeekanye di Miklas Manneke, visibile on line (per informazioni organizzazionecinemafricano.it).
Il 2020 doveva essere l’anno dei festeggiamenti per i 40 anni dalla nascita del Festival, ma «il Covid 19 ha bloccato tante delle nostre idee e tanti ospiti che dovevano arrivare per celebrarli insieme- dicono dalla direzione artistica- Stavamo selezionando i film per il consueto appuntamento annuale, pensando a un’edizione speciale per questo traguardo così importante e significativo. Avevamo sognato a occhi aperti tanti eventi accanto alla nostra kermesse cinematografica che ci avrebbe visti impegnati con 10 giornate di Festival a Verona e per un mese in tournée in ben 27 Comuni coinvolti della Provincia. Non potevamo immaginare le conseguenze sanitarie ed economiche che a marzo hanno travolto il Paese e il mondo intero, né il flusso complesso di normative anti contagio che hanno iniziato a limitare ogni nostro evento dentro e fuori le sale cinematografiche e soprattutto con gli oltre ottomila studenti e studentesse che ci seguono ogni anno. E così siamo stati costretti, nostro malgrado, a fermarci».
Ecco dunque un programma alternativo per festeggiare il 39 anni e mezzo, importante per dare continuità perché, dicono ancora «non possiamo permettere che il Festival di Cinema Africano, con il suo progetto culturale e artistico, interrompa il suo corso. Per questo ci rivolgiamo a chi negli anni ci ha seguito, per chiedere di sostenerci e poter riprendere questa manifestazione culturale che ci avvicina all’Africa, partecipando al nostro crowdfunding con una donazione sul sito Produzionidal bassoNetworkBanca Etica-http://sostieni.link/26373-per non fermare il Festival».
Per saperne di più visita il sito produzionidalbasso.com di Banca Etica e il sito del Festival