Inizia oggi a Bari l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” voluto dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, con la partecipazione di vescovi dei Paesi frontalieri del Mediterraneo, il “Mare Nostrum”. Sessanta prelati di 20 Paesi fino a sabato 22 febbraio si incontreranno nel Castello Svevo in un “laboratorio di sinodalità e di impegno tra le Chiese e i popoli”, per discutere di pace e di modalità per arrivare o mantenere la pace in quest’area strategica anche per il mondo di oggi.
Il bisogno di incontrarsi parte da una certezza, ovvero dal ruolo che da sempre la Chiesa cattolica ha nell’area come vicinanza alle persone, soprattutto quelle che soffrono. «E’ un incontro di riflessione e spiritualità», sottolinea la Conferenza Episcopale Italiana, che sfocerà nella grande messa con papa Francesco domenica 23 mattina nel cuore di Bari, sul palco in Corso Vittorio Emanuele II. Si vuole sottolineare la dimensione del Mediterraneo come casa comune, ha ribadito il cardinale Bassetti nella messa di mercoledì mattina, dove chi arriva «deve essere visto come persona e non come cosa». «C’è bisogno di vedere con gli occhi di Cristo, con quello sguardo di misericordia e di compassione con cui Gesù guardava le folle e si commuoveva fino alle lacrime». «Aprici gli occhi” – è stata l’invocazione finale del cardinale Bassetti rivolta a Cristo – perché possiamo prenderci cura di tutti i fratelli che ci poni accanto».