«Chipene da ieri è praticamente deserta, tutti stanno fuggendo verso Nacala; abbiamo notizia di scontri tra militari e insurgentes (ribelli ndr.) nell’area di Pavala».
Lo scrive stamani don Lorenzo Barro, missionario fidei donum miracolosamente sfuggito ai terroristi che nella notte tra il 6 e il 7 settembre hanno attaccato la missione di Chipene, in Mozambico.
«Noi stiamo bene – dice don Lorenzo in un messaggio giunto al CMD di Pordenone – e cerchiamo di capire cosa succede: abbiamo contattato alcuni animatori, tutti nascosti fuori ma vivi».
La sicurezza è del tutto compromessa laddove i gruppi armati si sono spinti (regione di Nacala) nel tentativo evidente di conquistare terreno, scendendo dall’enclave di Cabo Delgado sempre più a Sud.
L’incalzare degli uomini armati anche a Chipene era stato segnalato dalla stessa suor Maria De Coppi, che in un messaggio audio inviato ad una consorella, poche ore prima di essere uccisa diceva:
«qui la situazione è molto tesa, sono arrivati i gruppi di Al Shabab e sembra che oggi abbiano fatto un strage e tutto il popolo sta scappando, il popolo va via… Domani porteremo a casa le nostre ragazze».
Suor Maria proseguiva: «è una tristezza, tutto il popolo se ne va: professori, infermieri, alunni, tutti lasciano.
Speriamo che il Signore protegga noi e protegga questo popolo».