«Preghiamo per suor Maria che per sessanta anni ha servito il Mozambico, diventato la sua casa».
Sono le parole del Presidente della Cei, il cardinal Matteo Zuppi, che commenta così la morte dela comboniana suor Maria De Coppi, uccisa stanotte a Chipene, in Mozambico.
«Il suo sacrificio – dice l’arcivescovo di Bologna – sia seme di pace e di riconciliazione in una terra che, dopo anni di stabilità, è nuovamente flagellata dalla violenza, causata da gruppi islamisti che da alcuni anni seminano terrore e morte in vaste zone del nord del Paese».
Le parole del cardinale sono particolarmente significative poichè proprio lui fu tra i mediatori, per la Comunità di Sant’Egidio, dell’accordo di pace tra il governo del Mozambico e i ribelli della Resistenza Nazionale Mozambicana, firmati il 4 ottobre 1992.
In occasione dei 30 anni dalla stipula di quegli accordi, il 12 agosto scorso Matteo Zuppi si era recato in visita a Maputo.
«Il mio pensiero – dice oggi Zuppi – a nome delle Chiese in Italia, va ai familiari e alle consorelle Comboniane, a don Lorenzo e don Loris e a tutti i missionari che restano in tanti Paesi per testimoniare amore e speranza».
E infine, scrive il presidente della Cei:
«ricordiamoli nella nostra preghiera e circondiamoli di tanta solidarietà perché essi camminano con noi e ci aiutano a raggiungere le periferie da cui potremo capire chi siamo e scegliere come essere discepoli di Gesù».