«Qui siamo tutti fratelli e sorelle. In questa Chiesa non ci sono neri e bianchi, ci sono persone. In questa Chiesa non esistono discriminazioni tra uomini e donne, noi siamo tutti fratelli e sorelle».
In questa Chiesa non ci sono ricchi e poveri, persone che hanno il potere e persone che soffrono… No! Noi siamo uno in Cristo, uno in Cristo!».
E’ il potente discorso pronunciato da padre Christian Carlassare il 23 marzo scorso, appena rientrato a Rumbek, in Sud Sudan, prima della sua consacrazione a vescovo.
(Il video del discorso in inglese, è presente sulla pagina facebook dei missionari comboniani).
La celebrazione si tiene oggi nella cattedrale della città, con il cardinale Gabriel Zuebeir.
Mentre il 24 marzo è stata celebrata la professione di fede.
La gente di Lakes state, nella diocesi di Rumbek lo ha accolto con molto calore non appena padre Christian è arrivato dall’Italia.
«Dio è la nostra forza, noi siamo cristiani e tutti qui siamo fratelli e sorelle – ha detto il comboniano – anche nei villaggi dove la gente è lontana».
Poi una indicazione del suo stile missionario, anche nell’essere vescovo:
«Non staremo dentro la cattedrale, ma fuori ad incontrare la gente, nei villaggi dove la gente vive. Dio è la nostra forza».
Il vescovo ha evidenziato: «l’accoglienza che mi avete riservato mi rende orgoglioso di tutte le persone di Lakes state e fa onore al Paese; tutto il mondo vedrà che i sud-sudanesi sono persone che desiderano la pace e lavorano per essa».
Il confratello Diego Dalle Carbonare, con lui a Rumbek, oggi al telefono ci ha detto:
«padre Christian ieri ha fatto la sua professione di fede e anche giuramento di fedeltà al Santo padre.
E’ stato bello celebrare con chi era in attesa dell’ordinazione a vescovo.
Padre Christian ha spiegato perchè proprio il 24 marzo: per ricordare i missionari martiri ed ha menzionato i catechisti che hanno dato la vita per il vangelo».
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