L’isola di Taiwan rischia di perdere la propria autonomia e la libertà di cui ancora gode, come già accaduto ad Hong Kong. E’ quanto si teme dopo gli episodi poco rassicuranti da parte cinese, anche sul piano militare, avvenuti nelle settimane scorse.
«Il timore è che la politica liberticida esercitata su Hong kong lo scorso anno, possa rivolgersi adesso anche contro Taiwan: la settimana scorsa ci sono state esercitazioni militari a carattere intimidatorio».
L’analisi è di padre Gianni Criveller, missionario del Pime, sinologo, esperto di Cina e mondo asiatico.
Se l’idea è, come sembra, quella di «ribaltare la situazione di autonomia di Taiwan, facendola rientrare nel progetto di riassorbimento della politica nazionale cinese», i rischi sono diversi, sia per la popolazione locale (mai interpellata circa i propri desiderata sul futuro), che per la stabilità dell’area.
Padre Criveller parla di «pace a rischio nel territorio del Pacifico», poichè Taiwan è «un’isola strategicamente collocata in una zona molto delicata, tra Cina, Giappone e anche Filippine e Corea, area altamente significativa e in prospettiva anche pericolosa per la tenuta della pace internazionale».
Passando ad analizzare il destino della Città di Hong Kong, che, lo ricordiamo, è tornata politicamente nell’orbita cinese, il missionario dice che la Chiesa qui si è sempre impegnata per il bene collettivo ed ha una missione ben precisa.
«A me impressiona molto – dice padre Criveller – il fatto che ad Hong Kong sia presente una delle Chiese più brillanti di tutta l’Asia orientale (i cattolici sono circa il 5% della popolazione, i cristiani arrivano al 10%), dove il Pime è presente fin dal 1858 quando la città di Hong Kong è nata; i missionari hanno accompagnato la crescita della Chiesa in questa città».
Si tratta di un accompagnamento nella vita della gente ed anche di una presenza critica nella società:
«Vivere il Vangelo vuol dire – ricorda Criveller – mettere in pratica quello che Gesù propone, portandolo dentro la Storia di oggi. Essere cristiani vuol dire avere consapevolezza di quanto accade ed impegnarsi per il bene di tutti».
Padre Criveller aggiunge: «credo che i missionari del Pime siano riusciti in questo intento».
Purtroppo, però, da quando ad Hong Kong è stata introdotta la famigerata legge sulla sicurezza nazionale, la libertà è diventata una chimera.
(Clicca per qui per leggere un nostro articolo su Hong Kong).
«Questo argomento è molto sensibile: all’interno di Hong Kong, come Chiesa, oggi bisogna essere molto più guardinghi di un tempo».
L’ordinazione del nuovo vescovo, Steven Chow, il 4 dicembre prossimo, porterà certamente nuova linfa alla Chiesa. «La Città è rimasta senza vescovo per ben tre anni e questo è stata una iattura per la Chiesa di Hong Kong – conferma Criveller – Nel momento più difficile della chiesa non c’era un leader».
Molte persone oggi stanno lasciando Hong Kong, «hanno timore per se stessi e per i propri figli, non è più la stessa, è nel sistema politico della Repubblica popolare cinese, che non è un sistema di libertà».
(La foto dell’ospedale universitario di Taiwan è tratta da wikipedia e priva di copyright).