Popoli e Missione: Giornata Missionaria Mondiale è un banchetto per tutte le genti

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Finalmente la Giornata Missionaria Mondiale: quell’appuntamento che vede tutti “Invitati al banchetto di Dio”, come ci ricorda lo strillo di copertina del numero di settembre/ottobre di Popoli e Missione, riprendendo lo slogan della Giornata Missionaria Mondiale 2024 ispirato al Vangelo di Matteo.

La parabola racconta un pranzo di nozze dove il padrone di casa vuole celebrare la festa, malgrado l’assenza degli invitati.

Manda i suoi servi sulle strade a chiamare i passanti.

E i servi vanno, come fanno i nostri missionari che testimoniano il loro impegno quotidiano nelle pagine del dossier introdotto dall’intervista a don Giuseppe Pizzoli, direttore generale di Missio: suor Margherita Tiburzi, oltre 60 anni di vita religiosa molti dei quali a Sud di Manila dove è impegnata nel mondo carcerario;

padre Luigi Bolla, padre Massimo Mattarucchi, Nancy Ortiz e padre Gianni Gaiga, Comboniano nell’Amazzonia peruviana; Enrica Salsi, ingegnere edile nell’ospedale di Manakara in Madagascar.

Don Pizzoli nell’intervista ricorda il valore della solidarietà: «La solidarietà è la benzina della macchina della missione – spiega -: siamo tutti invitati da Dio al banchetto del Vangelo, ma dobbiamo sostenere i servi che vanno ai crocicchi delle strade per invitare al banchetto e lungo la strada incontrano anche tante necessità e tanti bisogni di gente che deve essere messa in condizioni di poter rispondere all’invito del re».

Il Primo Piano di questo numero è dedicato ad una intervista del direttore Gianni Borsa a monsignor Michele Autuoro, vescovo ausiliare di Napoli, presidente della Commissione episcopale per l’Evangelizzazione dei popoli e la Cooperazione tra le Chiese e presidente della Fondazione Missio, che sottolinea che la missione non è «solo impegno ad gentes, ma è l’identità della Chiesa. Così oggi l’unica nostra possibilità per essere Chiesa, richiede un rinnovato slancio missionario, come quello delle origini».

Nelle pagine di Attualità troviamo un servizio su Libano, Paese sempre più drammaticamente al centro della polveriera mediorientale, raccontato dalla voce di suor Myrna Farah. Dall’Asia il missionario Francescano Claudio Pegoraro parla delle circostanze storiche e geopolitiche che fanno di Taiwan una realtà molto speciale.

Sul tema dell’Intelligenza Artificiale, il punto sugli sviluppi più recenti e sulla necessità di dare regole etiche all’Intelligenza Artificiale. E far si che negli sviluppi esponenziali degli algoritmi non si perda di vista la necessità dell’umano e delle architetture morali di un nuovo umanesimo digitale.

Scatti dal mondo è dedicato al Sudan dove si sta consumando una delle più grandi catastrofi umanitarie del mondo con 11 milioni di persone in fuga, dove il 53% degli sfollati ha meno di 18 anni, i collegamenti di approvvigionamento e di soccorso sono stati interrotti, almeno cinque milioni di persone sono a rischio di morte e carestia.

Segnaliamo anche un ricordo di Luisa Guidotti Mistrali missionaria e medico, uccisa nel 1979 da una raffica di mitra ad un posto di blocco nella Rhodesia (attuale Zimbabwe), dove operava dal 1966.

Per i progetti POM, due pagine di proposte invitano alla solidarietà per aiutare a vario titolo le comunità cristiane nella diocesi di Sanggau in Indonesia; nella diocesi di Hoima in Uganda; nella diocesi di Bouganville in Papua Nuova Guinea; nel vicariato apostolico di Iquitos in Perù; e nella diocesi di Kasana-Luweero in Uganda: