«Ennesimo orrore nel ghetto di Gaza».
«Orribili scene di un nuovo massacro a Rafah».
Francesca Albanese, special rapporteur dell’Onu per i Territori Palestinesi e Mustafa Barghouti, deputato palestinese, commentano su Twitter il bombardamento aereo di ieri su Rafah che ha ucciso 45 persone per lo più donne e bambini.
«Le forze di occupazione israeliane hanno bombardato un campo di sfollati palestinesi a Rafah, provocando l’incendio delle tende di plastica e la morte di persone arse vive», denuncia la Albanese.
«Le immagini dei bambini e delle famiglie arse vive emerse dalle tende bombardate a Rafah ci hanno scioccato – commenta Catherine Russell, direttrice esecutiva dell’Unicef – uccidere bambini accampati nelle tende è inconcepibile».
Da oltre sette mesi «siamo testimoni di una tragedia», aggiunge.
«Ci deve essere un immediato cessate-il-fuoco!».
Il ministero degli Esteri palestinese ha divulgato un comunicato nel quale dice di considerare: «questo crimine come una nuova prova che la guerra dichiarata di Israele è contro la popolazione civile palestinese, e smentisce che ci siano zone sicure nella Striscia di Gaza».
Anzichè una de-escalation della guerra, le forze armate israeliane stanno intensificando pericolosamente gli attacchi armati a Rafah, al confine con l’Egitto.
Tanto che un soldato egiziano è morto oggi al valico di Rafah (quello al confine con l’Egitto) durante uno scontro a fuoco.
«Poche ore fa c’è stato un incidente al confine con l’Egitto – ha dichiarato un militare di Israele, secondo quanto riferisce Middle East Eye – Si indaga sull’incidente, mentre è in corso il dialogo con la controparte egiziana».