Cooperazione allo Sviluppo, contro l’ “aiuto gonfiato” emendare la legge

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L’Aiuto Pubblico allo Sviluppo italiano è cresciuto negli ultimi anni arrivando allo 0,32% del Pil, ma siamo ancora «molto lontani dall’obiettivo dello 0,70%».

Inoltre, come spiega l’ultimo report di Open Polis l’analisi dei dati mostra «un ‘aiuto gonfiato’ poichè molto legato alla spesa relativa ai Rifugiati, e ancora distante dall’obiettivo».

E’ quanto emerso oggi nel corso di un incontro sulle prospettive della Cooperazione Italiana nelle sfide internazionali, all’Hotel Nazionale di piazza Monte Citorio.

A moderare il dibattito, il giornalista Marco Tarquinio.

A parlare di Aps “gonfiato” è stato Vincenzo Smaldore, responsabile editoriale della Fondazione open Polis, che ha analizzato le voci di utilizzo dei fondi.

«Come spendiamo questi soldi? – si è chiesto Smaldore – Se togliamo la spesa per i Rifugiati, notiamo che addirittura stiamo diminuendo gli aiuti e che il totale cala».

Stando all’attuale disegno di legge di bilancio dello Stato, le risorse per la Cooperazione allo sviluppo sono in aumento nel 2024, ma tornano a calare già l’anno successivo.

L’incontro di stamani era promosso dagli aderenti alla Campagna 070  cui fanno parte FocsivAOICINI e Link 2007, con il patrocinio di ASVisCaritas ItalianaForum Nazionale del Terzo Settore e Fondazione MISSIO.

La Campagna 070, di cui si fa portavoce Ivana Borsotto, presidente di Focsiv, propone pertanto di emendare l’art.30 della legge 125 del 2014 per rendere «più stringente quanto previsto dalla norma».

Ossia per avere «un impatto in termini di maggiori investimenti e costi».

Nonostante l’aumento complessivo tra 2023 e 2024, infatti, calano le risorse destinate al ministero più importante per la cooperazione: ovvero quello degli esteri.

Mentre, l’aumento dell’Aps nel disegno di legge per il 2024 è dovuto alle risorse (447 milioni) destinate a progetti infrastrutturali in Libia.

Le voci più importanti della cooperazione risultano in diminuzione, mentre quelle in aumento erano già programmate e comunque sono provvisorie.

In questi giorni è in discussione in Parlamento la proposta di legge di bilancio per il triennio 2024-2026, la prima interamente predisposta dal Governo Meloni.

«Non conta solo l’aumento dei finanziamenti, e quindi il livello dell’Aps ma anche la coerenza delle politiche», ha fatto notare Silvia Stilli, presidente Aoi. Ossia, co-progettazione e co-programmazione.