In Centrafrica, nello specifico nella capitale Bangui, nei giorni che precedono il referendum del 30 luglio per la modifica della Costituzione «prosegue il dispiegamento di forze del gruppo Wagner che ‘invita’ la gente ad andare a votare».
Il Referendum mira a modificare la Costituzione, dando più potere al Presidente ed estendendo a tre i possibili mandati.
I mercenari russi, alleati del presidente del Centrafrica, Faustin-Archange Touadéra, esortano la gente a non disertare le urne e il governo paga anche pochi spiccioli agli elettori affinchè vadano a votare.
«Tutti qui sono concentrati su questo evento: il referendum del 30 luglio. Sostanzialmente si tratta di una proposta del Presidente, avviata a giugno del 2022 per garantirsi un terzo mandato».
A raccontare quanto i soldati prezzolati del Wagner influenzino la vita quotidiana della gente è suor Elvira Tutolo, missionaria di Santa Giovanna Antida Thouret.
L’opposizione accusa Touadéra di volersi far rieleggere nel 2025 (ma in base all’attuale Costituzione non potrebbe, poichè ha già sostenuto due mandati).
Un escamotage verso la creazione di un regime di dittatoriale.
Touadéra è stato eletto nel 2016 e poi di nuovo nel 2020, quando in realtà meno di un elettore su tre aveva avuto la possibilità di recarsi alle urne per motivi legati alla sicurezza.
Suor Elvira, che ci parla da Bangui è molto preoccupata per l’andamento politico del Paese, nella morsa di una dittatura di fatto.
Il nuovo testo peraltro impedirebbe a chi possiede la doppia nazionalità di candidarsi alla presidenza: «questo significa che verrebbero tagliati fuori tutti gli intellettuali, persone che hanno studiato all’estero per lunghi periodi e ha ottenuto la nazionalità di un altro Paese straniero, oltre a quella centrafricana per nascita», avverte la missionaria.
Il Centrafrica è sempre più instabile, violento e alla mercè dei gruppi armati ‘ribelli’ da una parte, e del Gruppo Wagner dall’altra.
Una presenza oramai massiccia, questa, senza regole, spietata con i civili e che gode della piena libertà concessa da Touadera, di usufruire delle ricchezze minerarie del Paese.
«Bangui è una città solo apparentemente calma – dice la suora – ma a pochi km da noi si combatte. C’è molta propaganda che mostra un Paese pacificato ma così non è».
I soldati russi (che arruolano anche i locali) sono stati ingaggiati dal Presidente per “mettere in sicurezza” il Paese a sue spese.
Il referendum costituzionale del 30 luglio è molto importante perchè determinerà o meno un terzo mandato per Touadera e dunque inciderà sul suo potere personale.
Anicet Georges Dologuélé, a capo dell’opposizione ha denunciato alla stampa che comunque andrà il voto, è già pronta una nuova bozza di Costituzione. E le urne sono pilotate.
«Non possiamo sapere cosa succederà quel giorno – spiega la suora – ma speriamo davvero che non succeda qualcosa dopo!».
Saranno proprio i giorni successivi al referendum, infatti, quelli più critici per il Paese: le opposizioni e i ribelli mal digeriranno un eventuale terzo mandato presidenziale.
(La foto in apertura e quella nel testo sono di Afp, di proprietà Missio)