Giornate di Assisi: “promuovere l’ascolto come esercizio spirituale”

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“Ascoltare non è facile, occorre che l’ascolto dell’altro sia serio e sia un tentativo di mettersi in  ascolto dello Spirito: l’ascolto è un esercizio molto difficile”. Si tratta di una sorta di esercizio spirituale, perchè mediante l’ascolto “io comincio a cambiare il mio modo di vedere e di operare”.

Don Augusto Barbi, da Assisi, introduce così la sua lectio del pomeriggio e accompagna lungo un percorso di discernimento finalizzato al superamento del conflitto. Questa pratica è mutuata dalle prime comunità cristiane, ma può essere attualizzata anche ai nostri giorni.

“Bisogna capire se in quella nostra prassi pastorale, in quelle iniziative per incontrare certe realtà non ci sia l’azione di Dio – spiega – Imparare a leggere le nostre pratiche alla luce di una possibile iniziativa di Dio”.

Il discernimento deve portare ad una scelta, bisogna, secondo Barbi, “arrivare a decidere e può essere che questa decisione non sia quella ideale”.

“Abbiamo visto ieri i tratti ideali di una comunità cristiana, quella delle origini, e ci siamo confrontati sulle nostre pratiche pastorali – spiega ancora il biblista – Luca era cosciente d proporre un quadro ideale, ma era cosciente anche che questo quadro aveva trovato tensioni anche nelle prime comunità. Di questi conflitti ci dà notizia”.

A quei tempi erano soprattutto il “mormorio degli ellenisti contro gli ebrei a generare tensioni, perchè nel servizio ai poveri le vedove degli ellenisti venivano disattese. La domanda da farci oggi è: che tipo di Chiesa vogliamo?”. Il sistema ecclesiale “non è basato sulla maggioranza, ma ad ottenere l’assenso interiore il più largo possibile”.