Dossier statistico immigrazione: tutta un’altra storia

Facebooktwitterlinkedinmail

I cittadini stranieri residenti in Italia ad oggi sono 5 milioni e 47 mila, ossia l’8,3% del totale della popolazione italiana. Il 51,7% viene dall’Europa, in particolare dalla Romania. Le richieste di protezione internazionale nel 2016 sono state 122 mila e 960 e quelle accolte il 39,4% del totale. I migranti sbarcati sulle nostre coste erano 181 mila e 436 nel 2016.

Sono alcuni dati contenuti nel Dossier Statistico Immigrazione 2017 (IDOS, Confronti), presentato oggi a Roma, che smonta, numeri alla mano, l’immaginario collettivo allarmistico sul fenomeno.

Dal dossier – composto di sei parti più tabelle – emerge chiaramente il quadro di un Paese sempre più ricco di presenze straniere, ma non certo vittima di ‘invasioni’ incontrollate.

«L’impegno resta quello di far prevalere l’oggettività dei dati sulle percezioni – si legge in una nota – che addirittura hanno indotto a pensare che gli stranieri fossero pari al 30% della popolazione».

Numeri da rivedere, dunque, e dati da reinterpretare.

«La vera emergenza è la narrazione che se ne fa, non l’immigrazione in sé – ha spiegato Ugo Melchionda, presidente del Centro studi e ricerche IDOS che da anni cura la pubblicazione – Abbiamo un’industria della paura. Ad esempio, non è possibile accusare di collusione con i trafficanti chi aiuta i migranti in mare».

Altro mito fobico da sfatare è quello dell’invasione islamica: «la rilevante incidenza dei musulmani – si legge nel dossier – pari a un terzo dell’intera presenza straniera (1,6 milioni di persone), non giustifica il timore di un’invasione e l’atteggiamento conto l’islam.

Dai primi anni del 2000 persiste la netta prevalenza dei cristiani (che sono il 53,% del totale), tra i quali gli ortodossi sono i più numerosi, seguiti dai cattolici e dai protestanti (rispettivamente circa 1,5 milioni, quasi 1 milione e più di 250.000 tra protestanti e altre comunità cristiane)».

I fedeli cristiani rimangono dunque i più numerosi, anche tra gli stranieri.

«La questione migratoria – ha detto il pastore Luca Anziani, presidente della Tavola Valdese – è un’urgenza culturale e riguarda tutte le fedi. L’impegno deve essere pubblico: serve uno Stato laico per un nuovo diritto di cittadinanza. Bisogna entrare nell’ottica che la normalità in Italia è multietnica e multireligiosa».

Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, ha spiegato che da noi a prevalere è «un’accoglienza precaria, ostile e interessata».

Il capitolo del dossier dedicato alla legge Minniti-Orlando, a cura di due studiosi dell’Asgi – Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione – conclude dicendo che questo complesso di norme «è alquanto preoccupante perché ispirato ad una visione unicamente repressiva con lesione del principio di eguaglianza, sotto il profilo della ragionevolezza, della riserva di legge, del diritto alla difesa».