Mons. Renna: “Africa ed Europa interconnesse: meno muri, più accoglienza e più politica”

Il presidente del Comitato scientifico Settimane sociali ci parla della relazione tra ambiente ed economia.

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«Il cittadino medio pensa che i problemi dell’Africa si possano risolvere facilmente lì, in Africa, senza un intervento da quest’altra parte del mondo.

Si tratta di un ritornello risuonato più volte dopo i fatti di Catania. Ma chi conosce bene la situazione africana sa che è quasi impossibile».

E questo per via delle dittature, delle guerriglie e delle enormi difficoltà di vita.

A dircelo, a margine del recente seminario Cei su gli atti della 49ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, è monsignor Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzativo delle Settimane Sociali.

«Credo che se non si connette la questione politica a quella economica (molto presente in Africa è ad esempio la Cina), non riusciremo a risolvere neanche il grande problema ecologico», ha proseguito monsignor Renna.

«In quell’aggettivo:  ‘ecologia integrale‘ dovremmo includere un po’ di più l’Africa e un po’ meno noi stessi: perchè pensiamo molto alla nostra Italia e alla nostra Europa ma non pensiamo abbastanza al continente africano – ha aggiunto –  E col tempo ci saranno sempre più migrazioni dall’Africa».

«Dobbiamo prepararci a questa impennata di migrazioni future, non erigendo muri ma con una politica internazionale d’impatto: la direzione è l’accoglienza».

(Nella foto in evidenza, studentesse e religiose nella scuola Alfa, guidata da fra Riccardo Maria Riccioni a Morogoro. Crediti: de bonis).